Come aiutare a smettere di bagnare il letto
Se tuo figlio o tua figlia ha 5 anni o più, gli incidenti notturni possono risultare decisamente stressanti! La buona notizia è che un genitore può fare molto per aiutare e sostenere il proprio bambino. Un buon inizio è provare a capire alcuni dati di fatto sull’enuresi notturna, sul perché si verifica e cosa significa. Da queste conoscenze potrai quindi impostare un piano d’azione.
Lo sapevi che...
Dato di fatto 1: nei bambini tra i 5 e i 7 anni, non è infrequente bagnare il letto
Tra i quattro e i sette anni non è insolito che, di notte, possano verificarsi incidenti. Molti bambini smettono di bagnare il letto prima della scuola elementare, ma il 15% circa continua a soffrire di enuresi a cinque anni.
Dato di fatto 2: nessuno bagna il letto di proposito
I più piccoli non fanno pipì a letto di proposito, anzi: la causa più comune di questo fenomeno è un ritardo nello sviluppo neurologico. In altre parole, il cervello e la vescica del bambino non sono ancora completamente connessi e il sistema nervoso elabora lentamente la sensazione di avere la vescica piena, impedendo di svegliarsi in tempo per raggiungere il bagno. È uno stadio dello sviluppo che, nella maggior parte dei casi, si esaurirà con la crescita.
Dato di fatto 3: l’ansia associata all’enuresi notturna peggiora man mano che il bambino diventa grande
Più tuo figlio è grande, più si agiterà al pensiero di bagnare il letto. E più tu, come genitore, ti sentirai ansioso provando a essere d’aiuto.
Cos’è la prima cosa che puoi fare per aiutarlo?
Dare prova di amore, pazienza e gentilezza e rassicurarlo. Questo è davvero importantissimo. E non dimenticare: non è colpa sua, è una situazione del tutto normale che finirà una volta cresciuto. Il tuo bambino ha semplicemente bisogno di tempo e del tuo supporto
Come parlare a tuo figlio dell’enuresi e degli incidenti notturni
Non è sempre facile discutere di un tema così vasto con un bambino che sta diventando grande. Ecco alcuni consigli che potrebbero essere utili:
- Non evitare il problema: avvia la conversazione.
- Ribadisci al tuo bambino che non è solo, e che non è colpa sua.
- Spiega che è soltanto una fase che, quando sarà più grande, finirà. Proprio come perdere i denti da latte!
- Paragona quello che sta accadendo alla crescita in altezza, in cui ogni bambino ha il suo ritmo. Il suo corpo si sta preparando a recuperare!
- Permettigli di assumere il controllo della situazione facendogli decidere se rimanere asciutto con le mutandine assorbenti DryNites® e le Traversine DryNites® o altri prodotti utili.
- Normalizza il piano d’azione mettendo al corrente la famiglia.
- Porta avanti la conversazione e incoraggia tuo figlio a raccontarti come si sente.
Per una bella notte di sonno, scegli DryNites®
Le mutandine assorbenti DryNites® sono la soluzione ideale per garantire al tuo bambino un comfort ideale anche in caso di pipì a letto. Il fatto di rimanere asciutto accrescerà la sua autostima e la sua sicurezza (e, non meno importante, ridurrà il carico delle lavatrici!).
Il tuo piano d’azione per i bambini tra i 5 e i 7 anni che soffrono di enuresi notturna
Ecco un piano d’azione pronto all’uso per aiutarti a gestire l’enuresi notturna:
- Sprona tuo figlio a bere acqua con regolarità durante il giorno (riducendo le quantità di notte)
- Limita le bevande dolci e frizzanti, soprattutto se contengono caffeina
- Evita i cibi ricchi di sale e i latticini la sera
- Assicurati che tuo figlio vada in bagno prima di andare a letto
- Assicurati che la strada per il bagno non abbia ostacoli: lascia la porta socchiusa e una luce da notte accesa.
- Usa le mutandine assorbenti DryNites® per far sì che tuo figlio e il letto rimangano asciutti durante la notte '
- Usa il proteggi-materasso DryNites® per mantenere il letto sempre fresco e asciutto.
- Incrementa la quantità di fibre assunte con l’alimentazione per prevenire la stitichezza
- Di notte, non sollevare dal letto il bambino ancora addormentato per portarlo in bagno poiché questo consolida la convinzione che sia normale fare pipì nel sonno
Un ultimo consiglio sul bagnare il letto…
Non arrabbiarti e non punire tuo figlio per il fatto di aver bagnato il letto e non prenderlo mai in giro, anche quando potrebbe sembrarti uno scherzo del tutto innocente.
Tuo figlio tra i 5 e i 7 anni continua a fare fatica e capita che bagni il letto? Prova a cambiare qualcosa
"Parlagli di cosa fare se si sveglia nel bel mezzo della notte con il bisogno di usare in bagno. Dovrebbe andarci da solo o chiamarti? Inoltre, è sempre un’ottima idea fare in modo che ci sia un percorso chiaro e ben illuminato tra il letto e il bagno. Una piccola luce da notte e il tuo sostegno sono le armi migliori per un bambino che ha paura del buio."
Quando chiedere aiuto
Nella maggior parte dei casi, l’enuresi notturna primaria non è nulla di cui preoccuparsi, ma il sistema sanitario nazionale britannico ed ERIC consigliano di consultare il pediatra se:
- Il bambino ha già compiuto 6 anni e bagna il letto due o più volte a settimana
- Hai notato che il fatto di bagnare il letto inizia ad avere un impatto relativo sulle sue relazioni e sul suo benessere emotivo
- Tuo figlio è visibilmente angosciato o a disagio a causa di questo fenomeno
- Inizia a non trattenere la pipì anche durante il giorno
- Hai osservato altre anomalie fisiche o emotive di qualsiasi genere
- In caso di dubbi, è sempre raccomandabile chiedere il parere di un medico. Anche solo per essere più tranquilli
Rivolgiti a un medico se sospetti che si tratti di enuresi notturna secondaria
"Si parla di enuresi notturna secondaria quando tuo figlio ricomincia a bagnare il letto durante la notte dopo aver smesso di farlo per almeno sei mesi. Questo potrebbe essere indicativo di un motivo sottostante che deve essere affrontato. Le cause possono essere diverse, come un’infezione delle vie urinarie, il diabete, un’anomalia fisica, le apnee del sonno o lo stress.
Se tuo figlio soffre di enuresi notturna secondaria, prendi un appuntamento dal pediatra. Sebbene la maggior parte dei casi sia riconducibile a uno stress emotivo o a un trauma psicologico, per prima cosa è importante escludere eventuali cause fisiche.
Nel frattempo, la cosa migliore che puoi fare è sostenere tuo figlio in questa fase. Insieme potete farcela!"
Pubblicato a novembre, 2023